Il decesso del "Pibe de Oro", avvenuto in data 25.11.2020, è stato pressoché contestualmente accompagnato dall’avvio di una battaglia legale tra gli eredi per la divisione del suo ingente patrimonio (che si aggirerebbe tra i 75 e i 100 milioni di dollari): ma quali sono i termini di questa "battaglia legale"?
Per capirlo meglio, occorre partire dalla considerazione per cui, secondo fonti vicine alla famiglia, Maradona non avrebbe lasciato alcun testamento. Difettando un testamento, trova applicazione la legge: ma quale legge? Maradona, cittadino argentino, negli ultimi anni aveva vissuto negli Emirati Arabi e in diversi Paesi, come la Bielorussia: il suo ultimo domicilio, però, sarebbe da collocare a Buenos Aires, Argentina. Trova, pertanto, applicazione la legge argentina, secondo la quale l’eredità passa ai discendenti del defunto, ai suoi ascendenti, al coniuge superstite e ai parenti collaterali entro il quarto grado compreso; quanto ai figli, questi ereditano a pieno titolo ed in parte uguale".
Diverse, quindi, le tematiche della battaglia che si profila: innanzitutto, per quanto riguarda i figli. Maradona, infatti, aveva 5 figli riconosciuti e 5 figlio non riconosciuti. Secondo la legge argentina, la procedura di riconoscimento potrebbe essere avviata anche dopo la morte del padre giudizialmente: potrebbero, dunque, esserci nuovi figli riconosciuti, che andrebbero con la loro quota ad incidere sulla divisione del patrimonio globale.
Nulla, invece, sarebbe dovuto alla ex moglie, dalla quale Maradona ha divorziato nel 2013, in quanto la legge argentina prevede che il divorzio esclude il diritto di eredità tra i coniugi.
Infine, anche i parenti più stretti avrebbero diritto ad ottenere una quota dell’eredità e, conseguentemente, ad agire per la riduzione delle donazioni effettuate in vita dal defunto per ottenere la reintegrazione della quota di legittima loro spettante per legge.
Infine, vi è un ultimo aspetto molto interessante da considerare, concernente il consenso allo sfruttamento dell’immagine di Maradona: dal momento che gli eredi saranno chiamati ad esprimere il loro consenso sul punto, inquadrarli con esattezza risulta essere questione di fondamentale importanza.
Sul sito ufficiale, Clubhouse viene descritto come "un nuovo prodotto social basato sulla voce che permette alle persone, ovunque si trovino, di chiacchierare, raccontare storie, sviluppare idee, approfondire amicizie e incontrare nuove persone interessanti in tutto il mondo". I luoghi di condivisione all’interno del social sono chiamati ROOMS, ovvero delle vere e proprie stanze tematiche.
Puoi entrarci liberamente scegliendo di limitarti ad ascoltare, oppure, alzando la mano, puoi salire sul "palco" per dire la tua e per farti conoscere.
Una peculiarità del social molto interessante risiede nel fatto che ci si può iscrivere solo su invito di una persona già iscritta. Ciò comporta una barriera all’ingresso non indifferente, almeno per i primi mesi.
Valutata 100 milioni con appena 1500 iscritti, oggi con più di 2 milioni di utenti attivi vale già qualche miliardo e si appresta ad essere il nuovo fiore all’occhiello della Silicon Valley.
Gli altri social devono tremare o sarà l’ennesimo canale di successo ad aggiungersi alla cerchia?
Noi lo stiamo studiando e torneremo presto a parlarne! Che tipo di business si cela dietro la nuovissima piattaforma?